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Interviste SOMMARIO

ANVISION: Prog Metal from Poland!

Tra le tante differenti realtà della scena metal progressive europea, gli AnVision sono un’interessante band proveniente dalla Polonia e dedita ad una proposta sonora a tinte decisamente moderne ma che non rinnega le proprie origini musicali. Il combo è composto attualmente da cinque componenti, ovvero rispettivamente: Marek “MarQus” Ostrowski (voce), Grzegorz “Greg” Ziolek (chitarra), Waldemar “Valdi” Rozanski (tastiere), Karol “Karaluz” Wadowski (basso) e da Marcin “Larz” Duchnik (batteria).
La loro musica è caratterizzata in particolare da sonorità dure e potenti, tipiche del genere metal, unite a sonorità più melodiche e orientate al genere prog, seppur sotto una veste più moderna e meno vintage. Cambi di tempo e di direzione, atmosfere dapprima tetre o drammatiche e successivamente epiche ed imponenti si susseguono traccia dopo traccia, percorrendo storie epiche, sogni, fantasie, ricordi.
E’ stato un vero piacere dunque scambiare quattro chiacchiere, seppur in maniera telematica (causa distanza geografica e pandemia in corso), con questi quasi veterani della scena metal polacca, attivi ufficialmente come AnVision da ormai ben tredici anni, e con alle spalle tre full lenght, l’ultimo dei quali ‘Love & Hate’ uscito lo scorso 25 Aprile per la Empire 18! Tanti gli argomenti trattati: dall’evoluzione della band, alla condivisione dei palchi con artisti di prestigio, fino alle prospettive musicali future, soprattutto in un momento difficile come questo a causa del covid-19.
Buona lettura a tutti e come sempre, Prog On!

Buonasera “AnVision”! grazie anticipatamente per il tempo che ci dedicherete e.. cominciamo subito con le domande! Nel 2007 cinque musicisti già esperti decidono di unire le loro forze e la loro arte per creare il progetto “AnVision”. Ad oggi le idee e gli obiettivi a cui pensavate quei giorni in cui è nato tutto sono stati realizzati appieno?

Molti e ne stiamo ancora realizzando di più. Intendo stiamo preparando un tour internazionale. Una volta sognavamo l’Europa e dopo tanto siamo riusciti a suonarci, recentemente abbiamo ricevuto le proposte per alcuni concerti negli Stati Uniti, in Canada e in Messico, speriamo di fare lo stesso.

Chi sono attualmente i membri della band? Sappiamo che avete avuto nel tempo cambi di formazione, cosa ci dite a proposito di questo?
Quando una band ambisce e punta in alto, sapete gli impegni sono tanti: prove, viaggi, concerti, etc…non tutti sono in grado di tenere il passo. Ecco perché nel tempo alcuni elementi ci hanno lasciato. Il lavoro nel campo della musica è sempre un processo delicato e laborioso. Attualmente la nostra line up è un ottimo mix di personaggi diversi con stili musicali diversi.

In questi tredici anni avete prodotto tre album, uno ogni quattro anni, è una casualità oppure una vera e propria scelta voluta?

Assolutamente non voluto. Apparentemente questo sembra una cosa voluta e studiata, forse i nostri cuori musicali martellano in un ritmo cadenzato di quattro anni.

Il primo disco pubblicato nel 2012: “AstralPhase” rappresenta il viaggio di un’astronauta attraverso la vita e la morte, lo spazio ed il tempo, raccontando pensieri, ricordi, impressioni, incertezze, sogni. Una storia ben interpretata musicalmente e con un lavoro di produzione impeccabile. Cosa potete dirci a proposito di questo vostro primo lavoro?

Questo è stato un album particolare, perché mentre lavorava sulla stesura e registrazione di questo album, il nostro tastierista fu sostituito, e questo influenzo molto nella composizione musicale del lavoro.

Qual è invece il tema del vostro secondo album “New World” del 2016? E le differenze stilistiche e musicali rispetto ad “AstralPhase”?
Anche qui ci fu, sembra strano, un cambio alle tastiere durante le registrazioni. Tutto il materiale era già stato composto dal precedente. Era un musicista unico con abilità eccezionali. Potete ascoltarlo voi stessi sul disco.

“Love&Hate” è invece il più recente vostro lavoro uscito ad aprile 2020. Una storia che parla di due sentimenti estremi che guidano da sempre il destino umano. L’amore e l’odio raccontati mostrando l’estremo potere di entrambe le emozioni. Il cuore cucito, espresso sulla copertina è un segno che entrambi i sentimenti non possono esistere l’uno senza l’altro nella natura umana, sentimenti nello stesso tempo distruttivi ed edificanti. Cosa ci dite in merito a questo tema così “forte” e profondo, come lo avete raccontato in musica?

Abbiamo cercato di utilizzare una forma di comunicazione e composizione del livello musicale, in modo che nessuno potesse avere dubbi sul fatto che si tratti di amore o l’odio. Il resto viene completato da testi ben definiti e studiati, che trattano bene l’argomento.

A proposito delle copertine degli album. Colpiscono per la loro bellezza e qualità grafica. C’è in particolare qualcuno che si occupa dell’ideazione di queste?

Sì. La progettazione e la stesura grafica sono curate dal grande Piotr Szafraniec, una persona di molto famosa e di grande talento. Qui è conosciuto da tutti come Satana (Szataniec) 😉

Cosa ci dite riguardo ai testi e dell’adattamento musicale delle canzoni? C’è qualcuno di voi in particolare che se ne occupa?

Il nostro cantante è il responsabile dei testi. Noi facciamo gli arrangiamenti musicali dei pezzi lavorandoci tutti insieme. Il tastierista si prende cura dell’armonia ed io faccio tutto per realizzare al meglio lo spirito dei nostri brani in modo power.

Per quanto riguarda la vostra attività live, che sappiamo finora essere stata molto intensa, qual’è l’esperienza che ricordate con maggior piacere?

No posso parlare a nome dei miei colleghi, ma personalmente mi viene in mente un concerto fatto a Sofia presso l’Universiada Hall. Pubblico straordinario e ottima esperienza.

Ci raccontereste anche l’esperienza del tour europeo nel 2017, affiancando Tarja Turunen (ex Nigthwish) ?

Una grande sfida per noi, molto divertente. Tarja e la sua band, sono la massima professionalità al mondo, ed hanno un’organizzazione perfetta. Siamo stati molto felici di aver fatto parte di questo tour. Non ti nascondo che saremmo molto felici di ripeterlo.

In un momento così difficile per l’umanità come quello che stiamo vivendo in questi mesi del 2020 segnato dalla pandemia “covid-19”, come vedete la scena musicale attuale, i vostri prossimi progetti live e non solo? Avete un sogno da realizzare come band?

Speriamo che tutto ritorni presto alla normalità, alla gente manca la musica, manca l’incontro con altre persone, specialmente quelle con cui si condividono passioni comuni. La vita senza arte, senza musica non ha senso. Naturalmente, ci rendiamo conto che sarà difficile la ripresa, che artisti molto famosi vorranno sicuramente tornare rapidamente ed il mercato sarà pieno soprattutto per loro, speriamo che le persone cerchino dei nuovi volti, nuove proposte musicali, e speriamo di suonare anche per voi in Italia. Ciò che una volta era all’inizio del nostro percorso nella sfera dei sogni è già diventato un dato di fatto. Ora mettiamo l’asticella ancora più in alto. stiamo promuovendo l’album e ci concentriamo su questo, speriamo di tornare presto da suonare sui palcoscenici ed a incontrare i nostri fan.

Grazie per il tempo che ci avete dedicato! Volete lasciare un messaggio ai lettori di “Vero Rock”?

Prima di tutto, auguriamo ai vostri lettori tanta salute e tanto rock & roll. Forse ci vediamo presto ! Invitiamo tutti anche ad ascoltare il nostro nuovo album “Love & Hate”. Stateci tutti bene e vi auguriamo tanto rock!

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