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Live Report

KEE MARCELLO + Ready Or Not, Roma, 09/10/19 – Scaling Up To Rock!

A poche settimane di distanza dal ritorno in terra capitolina del funambolico chitarrista statunitense Adam Bomb, siamo pronti ad accogliere a braccia aperte un altro graditissimo comeback di un altro artista che ha letteralmente fatto la storia del rock anni ottanta, sempre nella splendida e familiare location del Let It Beer, diventata oramai una venue con un cartellone pieno zeppo di appuntamenti da non perdere con ospiti della scena hard’n’heavy internazionale (da Reb Beach il 26 Ottobre, a David Ellefson dei Megadeth il 14 Novembre, a Marco Mendoza il 27 Novembre, all’ex Scorpions Uli John Roth l’11 DicembreVinnie Moore a Gennaio e altri ancora a venire – n. d. r.). Questa settimana, in data Mercoledì 9 Ottobre 2019, l’accogliente live club capitolino è pronto ad ospitare nientedimeno che il celebre Kee Marcello, storico ex chitarrista degli svedesi Europe, con i quali ha scritto intere pagine della storia del rock mondiale, dal 1987 fino al temporaneo scioglimento nella prima metà degli anni novanta! Ad accompagnare il talentuoso axe man svedese ci sono un combo di eccezionali musicisti italiani: Marco Polizzi (basso, già con gli Stage Of Reality e Vinnie Moore), Alessio Contorni (tastiere, già coi Setanera) e Alessio Palizzi (batteria). Ad aprire la serata, sempre per rimanere in tema Europe, ci pensano i rockers capitolini Ready Or Not, il cui set è interamente dedicato alla rilettura in chiave personale di alcuni dei classici immortali degli anni ottanta! Insomma, i presupposti per un rock’n’roll party ci sono tutti, così come il pubblico presente quest’oggi, abbastanza nutrito nonostante il giorno infrasettimanale! Non ci resta come sempre che augurarvi una buona lettura di quest’ennesima avventura raccontatavi sulle nostre pagine di VeroRock.it con le nostre parole e le nostre immagini!

Ready Or Not
Sono da poco passate le 21.30 ma il locale già pullula di rockers, giovani e meno giovani, pronti a gustarsi questa magica serata autunnale sull’onda del rock d’annata, mentre inizia la propria esibizione il sestetto romano, pronto a scaldarci i cuori con le hit più acclamate da noi tutti: partenza dunque affidata all’immancabile “You Give Love A Bad Name” dei Bon Jovi, un brano che non ha certo bisogno di alcuna presentazione, ed è subito un tripudio di applausi e di battiti di mani a tempo con il pezzo! Si passa poi per una chicca da veri intenditori degli ‘80s, con “Maniac” di Michael Sembello, prima di farci sognare ad occhi aperti sulle note di una stupenda “Separate Ways” dei Journey, sulla quale Patrizio Izzo (voce) si rivela come sempre impeccabile nella sua performance canora! Ed è con la ballad strappalacrime “Always”, sempre dei Bon Jovi, che la sala si illumina con gli accendini, mentre a duettare con Patrizio ci pensa Helena Pieraccini (voce), protagonista soprattutto sul pezzo seguente di Tina Turner“The Best”, dimostrandosi di essere all’altezza di una rilettura personale di questo classico della musica! Restando in tema pop rock è la volta della sfavillante “Beat It” di Michael Jackson, durante la quale è Andrea Campisano (chitarra) ha sfoderare una prova impeccabile sulla sua sei corde, degna di Eddie Van Halen! Si ritorna così al rock più duro con una “Bark At The Moon” di Ozzy Osbourne da capogiro, cantata all’unisono da tutti i rpesenti, così come sulle seguenti “Here I Go Again” dei Whitesnake, sulla celeberrima “Livin’ On A Prayer” dei Bon Jovi e sulla splendida e sempre gradita “Don’t Stop Believin’” dei Journey! Insomma non si riesce a rimanere fermi un attimo, grazie al coinvolgimento che la band riesce a trasmettere a noi tutti, grazie anche ad una solida sezione ritmica composta da Riccardo Prencipe (batteria) e da Enrico Sandri (basso, già con i Kaledon). Sulla scoppiettante “Jump” dei Van Halen è invece Roberto Piccinato (tastiere) a mettersi in mostra, soprattutto sul solo centrale, mentre con “Crazy Train” del primo Ozzy e con “Highway To Hell” degli Ac/Dc i nostri ci salutano, ringraziandoci per gli applausi meritatissimi che hanno raccolto anche in questa occasione: Ready Or Not, more than a simple tribute!

Ready Or Not setlist:

“You Give Love A Bad Name” (Bon Jovi cover)
“Maniac” (Michael Sembello cover)
“Separate Ways” (Journey cover)
“Always” (Bon Jovi cover)
“The Best” (Tina Turner cover)
“Beat It” (Michael Jackson cover)
“Bark At The Moon” (Ozzy Osbourne cover)
“Here I Go Again” (Whitesnake cover)
“Livin’ On A Prayer” (Bon Jovi cover)
“Don’t Stop Believin’” (Journey cover)
“Jump” (Van Halen cover)
“Crazy Train” (Ozzy Osbourne cover)
“Highway To Hell” (Ac/Dc cover)

Kee Marcello Band
Arriviamo così, dopo una breve pausa ricreativa a seguito del consueto cambio palco, al momento tanto atteso dai tanti appassionati accorsi questa sera per rivivere le emozioni dei magici anni ottanta in compagnia della musica degli Europe, con la riproposizione delle maggiori hit della band svedese, di cui il nostro Kee è stato uno dei principali artefici a partire dal celebre The Final Countdown Tour del 1987! Per rimanere in tema con l’inizio di serata e con la band che li hanno preceduti poc’anzi, i nostri partono subito a raffica con l’arrembante “Ready Or Not”, sulla quale il nostro beniamino si diletta come di consueto sia alla sua sei corde che in veste di frontman e cantante: è subito un tripudio di applausi e di festa collettiva, uno spirito coinvolgente che da sempre caratterizza le esibizioni dell’ex Europe e che anche quest’oggi sarà il let motif dell’intero show! Sul riff granitico di “Let The Good Times Rock” si ritorna a respirare i fasti dei tempi che furono, ricordi di intere generazioni quest’oggi presenti, mentre tutti quanti in coro intoniamo sia le strofe che il trascinante ritornello, facendo da controcanto al cantato di Kee. La seguente “Scaling Up”, titletrack dell’ultimo lavoro solista dell’axeman svedese (edito per la Frontiers Records nel 2016 – n. d. r.), pur essendo un brano di recente produzione, risente fortemente delle atmosfere musicali presenti sui lavori della sua ex band di cui il nostro è stato principale protagonista (‘Out Of this World’ del 1988 e ‘Prisoners in Paradise’ del 1991 – n. d. r.), proprio perché molte tracce che compongono il disco risalgono addirittura a diverse demo del periodo. Tocca invece al suono vellutato di synth, profuso dall’attento e preciso Alessio Contorni (tastiere), introdurre una hit immancabile come “More Than Meets The Eye”, anch’essa cantata da tutti nel bridge centrale, come da copione! La country rock “Amazing Grace” ci fa respirare invece le atmosfere delle praterie del continente nord americano, col suo sound caldo e sanguigno, denotando ancora una volta il gusto compositivo e la classe esecutiva del nostro Kee! Sonorità più moderne, ma non per questo meno gradite, si riscontrano invece sulla successiva “Don’t Miss You Much”, dolce song dal sapore melodrammatico, mentre una lungo intro strumentale introduce la stupenda “Girl From Lebanon”, una perla di rara bellezza sulla quale il nostro si esibisce in un solo da capogiro per tecnica ma soprattutto intensità emotiva! Il pathos che il simpatico musicista scandinavo riesce a infondere ai brani è come sempre unico ed inimitabile, così come il coinvolgimento e il dialogo che riesce ad instaurare nelle pause tra un brano e l’altro con tutta l’audience, così come durante ogni singola esecuzione. E’ la volta così della funambolica “Bumble Kee”, altro pezzo sempre presente in scaletta, che è diventato ormai un trademark di quella che è tutta la caratura tecnica di questo musicista: velocità, legati, fraseggi, bending, tapping, insomma di tutto e di più, grazie soprattutto all’egregio e preciso lavoro di tutti i tre componenti presenti assieme a lui sul palco, in particolare quello del giovane Alessio Palizzi (batteria), capace di dosare magnificamente le sfuriate a parti più cadenzate, senza perdere un solo colpo! Si ritorna ora ad ascoltare tutti i superclassici del suo periodo aureo assieme alla band di Joey Tempest che di qui alla fine costelleranno l’intensa esibizione: “Sign Of The Times” ha ancora quel fascino degli esordi, grazie alla sua melodia soave e quasi eterea, così come la strappalacrime “Carrie”, durante la quale si illumina il locale di accendini e scende più di qualche lacrimuccia sul volto delle non poche pulselle presenti, mentre il chorus viene intonato ad oltranza da tutti gli spettatori, guidati sapientemente dagli incoraggiamenti del Maestro Kee! Ci incamminiamo così verso l’epilogo di questa fantastica serata con la melodica “Superstitious”, una delle preferite di sempre del repertorio Europe a detta di chi vi scrive, come sempre prolungata anch’essa con il classico medley durante il quale Kee sfoggia tutta la sua passione per la musica a trecentosessanta gradi che da sempre caratterizza il suo background variegato, accennando a “No Woman No Cry” di Bob Marley e facendoci cantare assieme a lui in duetto sui cori, mentre Marco Polizzi (basso) si destreggia in un groove pazzesco e monolitico! Pur essendo arrivati verso la fine dello show, “Just The Beginning” è l’ennesimo toccasana atto a farci ritornare indietro nel tempo oltre a darci nuovamente l’opportunità di cantare all’unisono assieme al nostro amato Kee che anche quest’oggi non si è certo risparmiato dall’inizio alla conclusione dello spettacolo! Richiamati a gran voce da tutto il locale tutti i musicisti rientrano on stage per concederci un ultimo sussulto sonoro con l’immancabile e celeberrima “The Final Countdown”, mentre tutti quanti noi presenti cantiamo a squarciagola ogni singola strofa fino al ritornello che ci porta a saltare tutti insieme a coronamento di un’altra magica notte vissuta in compagnia di un’autentica legenda della sei corde! Applausi come sempre più che meritati sia per Kee che per tutti i tre talentuosi musicisti che l’hanno coadiuvato quest’oggi, oltre ovviamente al mitico sestetto di apertura che ha saputo riscaldare a dovere gli animi di tutti noi impavidi appassionati!

Kee Marcello Band setlist:

“Ready Or Not” (Europe song)
“Let The Good Times Rock” (Europe song)
“Scaling Up”
“More Than Meets The Eye” (Europe song)
“Amazing Grace”
“Don’t Miss You Much”
“Girl From Lebanon” (Europe song)
“Bumble Kee”
“Sign Of The Times” (Europe song)
“Carrie” (Europe song)
“Superstitious” (Europe song)
“Just The Beginning” (Europe song)
“The Final Countdown” (Europe song)

Non rimane molto altro da aggiungere se non I consueti ringraziamenti e menzioni di rito a chi ha reso possibile quest’ennesima festa rock con un altro nome altisonante del panorama musicale internazionale, qual’è il buon Kee Marcello, che, dopo un ennesimo show sfavillante e coinvolgente, si rivela come sempre una persona umile e amichevole con tutti i presenti, accorsi per salutarlo e per chiedergli un autografo e una foto ricordo! Un ringraziamento generale va come sempre agli amici Stefano Amendola e Alessandro Danese del Let It Beer per la consueta cortesia e disponibilità riservataci, oltre che per aver reso possibile l’avvento di un altro colosso del rock che si aggiunge di diritto alla già lunga lista dei tanti nomi che si sono avvicendati su questo palco e che di qui a poche settimane continueranno ad onorare questa piccola grande realtà del panorama live italiana e nazionale!

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